Lo Studio EMYS, in collaborazione con la dott.ssa Cristina Delucchi, si occupa di fitodepurazione: studio di fattibilità, progettazione di impianti, contatto con le ditte fornitrici e successivo monitoraggio.
Processi
di autodepurazione
naturale avvengono costantemente nell’ambiente, grazie
all’azione di organismi
animali e vegetali che vivono nel suolo e nell’acqua. La
sostanza organica di
origine naturale o antropica viene demolita da microrganismi, quali
batteri,
funghi, protozoi, alghe o metazoi. Questo processo è
supportato dall’azione di
invertebrati bentonici che accelerano la rimozione della biomassa,
rendendo
disponibile a vertebrati e vegetali i prodotti mineralizzati.
Affinché questi
sistemi di depurazione siano efficienti, occorre che la vegetazione
riparia sia
sufficientemente sviluppata, in modo da svolgere al meglio la funzione
di
filtro meccanico e filtro biologico, agendo da una parte nella
rimozione del
carico solido delle acque di dilavamento e dall’altra nella
rimozione di azoto
e fosforo. E’ proprio su questa interazione tra substrato
ghiaioso, refluo,
microrganismi e piante che si basa la Fitodepurazione. All'interno
dello scavo
viene posizionato un telo in geomembrana ricoperto da uno strato
ghiaioso che
accoglie le acque reflue, grazie ad opportuni collegamenti idraulici.
L’immissione di acque di scarico, che hanno subito un
pretrattamento, portano
alla formazione di microrganismi in grado di innescare reazioni
biochimiche di degradazione
delle sostanze inquinanti. Le piante, oltre a partecipare attivamente
all'eliminazione degli inquinanti, forniscono l'ossigeno necessario
alle
reazioni trasportandolo dall'apparato fogliare a quello radicale. Tra
le specie
vegetali maggiormente impiegate negli impianti di fitodepurazione
vengono
predilette specie autoctone quali Phragmites
australis,
Carex sp.,
Juncus
sp., Typha latifolia,
Iris pseudacorus.
Impianti di questo tipo opportunamente
dimensionati contribuiscono all’abbat- timento della carica
batterica del
refluo in entrata, con un rendimento nella rimozione degli inquinanti
del 90%
circa.
La
Fitodepurazione è un vero e
proprio sistema "ecocompatibile" per diversi motivi:
- si basa su processi che
avvengono naturalmente nell’ambiente
- il sistema funziona in assenza
di energia aggiunta e quindi di parti elettro- meccaniche
- sopporta variazioni
giornaliere e stagionali del carico idraulico e organico
- non influenza le acque
sotterranee
-
la creazione di una zona umida
contribuisce al miglioramento ambientale, sia da un punto di vista
ecosistemico
che estetico.
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