Il
continuo ridursi delle zone di pregio ha reso necessaria la tutela
delle stesse
attraverso l’istituzione di aree protette, suddivise in
diverse tipologie
secondo la componente naturale che intendono maggiormente conservare e
il tipo
di vincoli che impongono, che porta alla classificazione in monumenti e
riserve, a loro volta catalogabili in integrali, parziali,
orientate,
ecc...
La distinzione principale
è
quella stabilita dalla Legge Regionale n.86, del 30 novembre 1983, in
base alla
quale si definiscono:
RISERVE NATURALI REGIONALI
Aree protette di interesse regionale, “intese quali zone specificatamente destinate alla conservazione della natura in tutte le manifestazioni che concorrono al mantenimento dei relativi ecosistemi”.
MONUMENTI NATURALI REGIONALI
le
aree protette di interesse regionale, “intese quali singoli
elementi o piccole superfici dell’ambiente naturale di
particolare pregio
naturalistico e scientifico che devono essere conservati nella loro
integrità”.
In realtà, molte aree protette prima considerate
“riserve” sono oggi istituite
a monumento, passaggio che fra l’altro consente di includere,
nel regime di
tutela deciso all’atto dell’istituzione,
l’attività venatoria alloro interno.
IN PROVINCIA DI PAVIA
In provincia di Pavia si
annoverano 11 Riserve
Regionali 8 Monumenti Naturali:
Monte Alpe, Abbazia Acqualunga, Boschetto di Scaldasole, Garzaia del Bosco Basso, Garzaia della Carola, Garzaia della Cascina Isola, Garzaia della Roggia Torbida, Garzaia di Porta Chiossa, Garzaia di Villa Biscossi, Palude Loja e Stagni di Lungavilla, Garzaia della Cascina Notizia, Garzaia della Cascina Villarasca, Garzaia della Rinalda, Garzaia della Verminesca, Garzaia di Celpenchio, Garzaia di S. Alessandro, Garzaia di Gallia, Garzaia di Sartirana.
Un'altra
importante presenza sul
territorio provinciale è il GIARDINO ALPINO DI
PIETRA CORVA.
Il Giardino
botanico alpino di
Pietra Corva si trova nel Comune di Romagnese sulle pendici
del Monte
Pietra di Corvo a 950 metri s.l.d.m. È stato fondato da
Antonio Ridella,
veterinario e naturalista, e nel 1967 è stato aperto al
pubblico. Scopo del
giardino è di «conservare ed adattare piante
d'alta quota provenienti da
sistemi montuosi di tutto il mondo». Il Giardino ha anche
scopi
didattico–educativi, di ricerca, e
turistico–economici.
Attualmente
è gestito dalla
Provincia di Pavia e fa parte della Associazione Internazionale
Giardini
Botanici Alpini. Dal 2004 ospita il Centro Studi dell'Appennino
Settentrionale. Caratteristica del giardino è la
presenza di circa
cinquanta specie tipiche di ambienti ofiolitici,
dovuto al fatto che il
Monte Pietra di Corvo è un antico affioramento di roccia
vulcanica di colore
nero. Le specie presenti nel giardino sono circa 1200.
INFO E PRENOTAZIONI
Telefonare
a LAURA: 338.9737677
oppure
scrivere all'indirizzo mail: info@studioemys.it